Scratch the surface

Il "Caput mortuum" oggi è un colore, ma deve il suo nome all'Alchimia, che chiamava così il suo materiale di scarto, una scoria da buttare, un inerte dal colore sporco.  Caput Mortuum, capomorto. Era il residuo alchemico, quel che rimane di un fallimento.

I volti delle donne di questa serie sono plasmati con il colore ad olio “Caput Mortuum”, sono intrisi di storie vissute, storie di piombo, storie che per un attimo avevano lasciato intravedere il luccichio dell’oro.

I volti appaiono sfregiati, scorticati attraverso un’operazione di décollage. Ma non sono squarci, sono brecce che lasciano emergere, come in un’antica sinopia, la preziosa essenza, la personalità, il disegno originale di ognuno di noi.

Olio su carta. Volto disegnato di tre quarti strappato, nella parte interna si vede il color sanguigna come uno scorticato anatomico
Olio su carta. Volto e poi strappato. Nella parte interna si vede il color sanguigna come uno scorticato anatomico o come un affresco con sotto la sinopia
Olio su carta. Volto disegnato di tre quarti strappato, nella parte interna si vede il color sanguigna come uno scorticato anatomico
Olio su carta. Volto e poi strappato. Nella parte interna si vede il color sanguigna come uno scorticato anatomico o come un affresco con sotto la sinopia